abhyasa: sforzo sostenuto, intento continuo e consapevole
vairagyabhyam: abbandono, senza sforzo, non attaccamento ai risultati, senza scopo
tan-nirodha: cessazione completa
Non attaccandosi alle vrtti, a tutti i nostri pensieri, qualunque essi siano, essi si dissolvono. LA PRATICA Č OSSERVARE I PENSIERI E LASCIARE CHE ESSI SCORRANO VIA.
La continua applicazione (abhyasa) di vairagyabhyam č il rimedio che dissolve tutte le vrtti, e quindi tutti i kleshas e i samskaras. E' la pratica principale nello yoga. Quando questa fosse continua la pratica yoga sarebbe completata.
La cessazione delle vrtti avviene tramite due metodi non contraddittori: il continuo sforzo nella pratica abhyasa ed il non attaccamento vairagya.
Per l'hatha yogi, HA o pingala nadi rappresenta abhyasa e THA o ida nadi rappresenta vairagya. Il loro bilanciamento porta all'attivazione del canale centrale o sushumna nadi.
Solo nella dualitā si possono vedere la pratica ed il non-attaccamento come due entitā conflittuali.
Il non attaccamento non č qualcosa di passivo, essendo una pratica. E' una pratica speciale che in ultima analisi consiste anche nell'abbandonare ogni pratica, per lasciare spazio alla Grazia
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